Mai più Vajont : 1963/2023 : una storia che ci parla ancora / Paolo Di Stefano, Riccardo Iacona

ISTITUTO STUDI SINDACALI ITALO VIGLIANESI
Biblioteca Arturo Chiari

Catalogo interattivo Biblioteca Arturo Chiari

Istituto Studi Sindacali Italo Viglianesi

Mai più Vajont : 1963/2023 : una storia che ci parla ancora / Paolo Di Stefano, Riccardo Iacona

Mai più Vajont : 1963/2023 : una storia che ci parla ancora / Paolo Di Stefano, Riccardo Iacona

PUBBLICAZIONE
[Milano] : Fuori scena, 2023
DESCRIZIONE FISICA
223 p. ; 21 cm.
SOGGETTI
Disastro del Vajont <1963>
CLASSIFICAZIONE DEWEY
363.34970945376 (21.) Catastrofi provocate da attività umane. Nord della provincia di Belluno

SOMMARIO
Un saggio che ci restituisce il modo in cui i media raccontarono il disastro avvenuto sessant’anni fa, la sera del 9 ottobre 1963, e ci invita ad una presa di coscienza collettiva degli errori che lo hanno causato.

«Mai più Vajont sottolinea l’ammonimento, l’esortazione al rispetto e alla cura del bene comune, all’utilizzo di competenze e risorse, perché non si continui ad intervenire "dopo”.» - Lella Baratelli


Sessanta anni dopo, Paolo Di Stefano del «Corriere della Sera» e Riccardo Iacona, conduttore di Presadiretta (Rai 3), raccontano il disastro del Vajont, «il più clamoroso degli eventi quasi-fotocopia» che hanno segnato il nostro Paese, scrive Di Stefano. Nella tragedia del Vajont c’è tutto. Il ruolo del giornalismo, con le grandi firme dell’epoca impegnate a commentare e a ricostruire i fatti, testimoniando il dolore dei superstiti con pezzi spesso memorabili («Non sono sepolti vivi, sono sepolti morti… Meglio non mentire. Facciamo i cronisti in un cimitero», scrisse Alberto Cavallari). In questo libro, per la prima volta sono raccolti gli articoli e i reportage più importanti sul caso. E ancora, la lunga battaglia giudiziaria, le strumentalizzazioni politiche, l’indifferenza fino al disprezzo per la gente comune, le connivenze tra funzionari pubblici e gruppi industriali. Perfino un caso clamoroso di occultamento a sfondo non solo politico ma anche sessista, quello della giornalista Tina Merlin le cui denunce ben prima dei tragici fatti non solo rimasero inascoltate ma le procurarono pure una querela (che non riuscì a fermarla). Infine, la lezione del Vajont, esemplare e urgente, con la crisi ambientale che incombe e minaccia il nostro futuro, mentre nessuno sembra davvero voler invertire la marcia. Per tutte queste ragioni il disastro del 9 ottobre 1963 è una storia potente che ci parla ancora. Già allora i pericoli erano noti. Tecnici, dirigenti, funzionari governativi, popolazione locale sapevano tutto. Non bastò. Scrisse Lodovico Terzi su «Panorama» nel 1967: «Ci chiediamo se il Vajont non sia stato soprattutto una catastrofe morale, un test che, al prezzo terribile di duemila vite umane, ha dimostrato i mali di un gretto affarismo e l’incapacità del Paese di affrontare situazioni di emergenza». Dopo oltre mezzo secolo, sono ancora parole di estrema attualità.

Ricerca Tematica: LETTERATURA SOCIALE COMUNICAZIONE

BID code: PUV1573712
Collocazione: P28C
Sala: Spezzano (narrativa, generi vari)

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